La Chiesa

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Cenni storici su San Mauro Pascoli

Il primo insediamento umano conosciuto in zona avviene nella località oggi chiamata La Torre (Villa Torlonia).

TORRE  –  Nel 268 a.c. tra Rimini e la foce del Rubicone Roma stanzia 6.000 coloni.

Nell’89 a.c. viene eretto un tempietto dedicato a Giove Capitolino; il luogo viene chiamato Giovedia.

Nel gennaio del 49 a.c. Caio Giulio Cesare passa il Rubicone, fa proseguire le sue truppe a piedi, comandate dal generale Ortensio, fino a Rimini, percorrendo la Via di Mezzo. Giulio Cesare, a cavallo con nove generali, fra i quali il generale Pollione, si fermano a pregare nel tempietto di Giove Capitolino.

Da “la vita dei dodici imperatori” di Svetonio: nel secolo I d.c. in visita a Rimini, Cesare Augusto viene a pregare nel tempietto di Giove Capitolino. Trovandolo con il tetto crollato, lo fece restaurare, vi pose una piccola statua di Giove in oro, e fece lastricare in marmo la via Giovedia, da Rimini fino al tempietto di Giove Capitolino.

Nel 300 d.c. i primi cristiani abbatterono il tempietto di Giove Capitolino e vi costruirono una piccola chiesa dedicata a San Pietro in Saltus.

Nell’anno 800 fu costruita una nuova torre e una mura che formava il quadrato, che ancora oggi si vede.

Nel 1300 il conte Lando da Pennabilli rade al suolo la torre e la mura.

Nel 1440 Carlo Malatesta fa costruire la casa dove si trova l’attuale sala degli archi e le due torrette agli angoli.

Pio VI Angelo Braschi, si impossessò della tenuta e fece costruire il palazzo nella seconda metà del ‘700, donandola al nipote, il duca Luigi Onesti Braschi. <nell’anno 1780 cambia il nome da Giovedia a Tor di Giovedia, da cui poi il nome “Torre”.

Nel 1829 viene acquistata dal principe Luigi Torlonia, che la lascia al suo primo figlio, il principe Alessandro Torlonia.

 

SAN MAURO PASCOLI – Risale al 1057 il primo documento che parla di San Mauro. Una lettera che scrive un vescovo al Papa, dove dice: “Castrum Sancti Mauri è un paese stranissimo, è l’unico paese dove la chiesa è al di fuori del castello”.

Non si sa quando è nata San Mauro; nel 1057 era già stato distrutto il castello.

Sarà il cardinale Albornoz a invitare Tano Malatesta, primo figlio di Giangiotto, ad abitarlo con una lettera del 1371.

Il 24 aprile 1443, Sigismondo Malatesta stacca Giovedia da Rimini, ponendo il fiume Uso come confine, stacca San Mauro da Savignano e nomina il comune di San Mauro.

Nel 1578 avviene la designazione di Romagna e San Mauro viene ricordato come “Castelluccio, anzi Villa con assai territorio”. E’ l’anno che San Mauro e Giovedia ritornano sotto il dominio della chiesa. Il Papa dopo una feroce battaglia contro Brunoro II Zampeschi, come ritorsione fa radere al suolo il castello di San Mauro e gli toglie il comune, dandolo ancora a Savignano.

Ritorna comune nel 1828, grazie a Papa Leone XII.

 

Il nome:    Castrum Sancti Mauri

San Mauro

San Mauro di Roma ( per 3 giorni)

San Mauro di Romagna

San Mauro Pascoli

 

Il patrono:   dal 1522 San Mauro Abate

nel 1644 San Mauro Vescovo

nel 1822 Madonna del Fuoco

nel 1969 San Crispino

 

ALBERAZZO – Chiesa di San Felice dell’Alberazzo, secolo XVIII.